martedì 7 maggio 2013

5° piano all'Angelo



ci giro attorno da giorni, ma ancora non ho scritto nulla, sono preoccupata anche se cerco di non darlo a vedere, mio marito ed io abbiamo parlato con la dottoressa che mi ha in cura, ha deciso di farmi fare una serie di esami ed una angiotac. Mi dice, non si preoccupi, è così piccolo, però aggiunge non faccia sforzi o lavori pesanti, tenga sotto controllo la sua pressione, prenda 5 gocce di Lexotan al mattino e 5 gocce alla sera.
 Beh, ma porcaccia la miseria, perchè d'un tratto devo cambiare la mia vita se non è nulla di grave.
 Mi dice, sa ..... perchè, anche se è piccolo e quindi non operabile, perchè un intervento sarebbe troppo invasivo, ma se dovesse scoppiare procurerebbe lo stesso danno che se fosse di dimensioni maggiori.
 Beh forse mi sfugge qualcosa ....... forse tutte queste precauzioni in vista dell'esame, quando allora dovremmo saperne di più, o forse questa dottoressa vuole fare palestra su di me! :((
 Aaaa giusto per sottolineare di quanto poco grave sia il mio problema, ha fatto di tutto per anticiparmi l'esame di una settimana, beh voglio vederla positivamente, forse ha voluto accorciare il più possibile i tempi per accorciare di conseguenza anche la mia ansia e preoccupazione nell'attesa del responso.
Insomma sono giorni di fuoco, giro in internet in cerca di notizie, ma nulla di confortante, pare che quando parte l'aneurisma non si faccia neanche in tempo ad arrivare in ospedale. Oddio mi fa specie essere qui a scriverne in modo così dissoluto come se questa spada di Damocle (chissà poi chi è questo Damocle) non fosse sulla mia testa.
Comunque giovedì farò l'esame, spero mi dicano subito qualcosa!





Di seguito riporto questa chicca davvero confortante:

Un aneurisma cerebrale è una dilatazione circoscritta dei vasi arteriosi intracranici. La dilatazione, in genere sacciforme, deriva da uno sfiancamento progressivo di una piccola parte della parete dell'arteria, nel punto in cui viene a mancare la lamina elastica interna. Nel tratto dove si è venuto a formare un aneurisma, la parete arteriosa è più sottile del normale e conseguentemente molto più fragile; questa fragilità aumenta decisamente il rischio che l'arteria vada incontro a rotture. 
L'aneurisma cerebrale è un evento relativamente poco frequente (circa un caso ogni 10.000 persone); raramente si manifesta durante la prima decade di vita; oltre il 50% degli aneurismi cerebrali si manifesta infatti nel periodo che va tra i 40 e i 60 anni di età; è il sesso femminile quello colpito più frequentemente da tale patologia (rapporto 3 a 2). In circa un terzo dei casi dei casi l'esito è fatale; un altro terzo dei soggetti muore entro breve tempo o comunque sopravvive riportando gravi deficit; il rimanente terzo sopravvive senza riportare alcuna conseguenza o comunque con deficit comportamentali o cognitivi di poco conto. 
Aneurismi cerebrali e familiarità – Nella stragrande maggioranza dei casi gli aneurismi intracranici non sono ereditari (si parla in questo caso di aneurismi sporadici), ma è vero che in alcune famiglie è presente una predisposizione a sviluppare tale quadro patologico, tant'è che nel caso in cui vi sia la presenza di un aneurisma cerebrale in due persone della stessa famiglia legate da un vincolo di parentela tra il primo e il secondo grado si parla di "sindrome familiare per aneurismi intracranici" (FIA, Familial Intracranial Aneurysm); in tali gruppi familiari è consigliabile l'esecuzione di uno screening. 
Predisposizioni familiari a parte sono molti i fattori secondari scatenanti; fra i più importanti ricordiamo l'ipertensione arteriosa, l'abuso di alcolici e superalcolici, l'uso di sostanze stupefacenti, infiammazioni cerebrali, gravi traumi cranici ecc. 
segue ......http://www.albanesi.it/salute/aneurisma_cerebrale.htm

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