mercoledì 11 dicembre 2013

Metti una sera a cena …….

Rubo il titolo di un pezzo della colonna sonora del film Anonimo Veneziano e nientemeno composta ed interpretata da Ennio Morricone




Che mi fa da sottofondo mentre scrivo di questa serata trascorsa in compagnia di alcuni colleghi di lavoro.
In realtà mio marito ed io siamo stati invitati a questa cena/evento a sorpresa nel senso che non sapevamo nulla di ciò che ci avevano organizzato …….
Ore 17,30 appuntamento al Ponte Calatrava di Piazzale Roma a Venezia.
Ci si incontra, saluti abbracci, aggiornamenti sulle ultime buone nuove e ci si incammina sull’altra sponda del canale, ancora non sappiamo che si farà, ci lasciamo guidare tra le calli da Stefano e Alessandro finchè non arriviamo ad un pontile dove, ad attenderci, c’è un Pope (a Venezia è così che si chiama chi governa la gondola) a quel punto ci balena l’idea che ci aspetta un giro in gondola ……………… stupendo, penso, non ci sono mai andata e poi è una serata così piacevole, la temperatura è assolutamente clemente, priva di umidità, tenendo conto che siamo sull’acqua, ma a Venezia sarebbe normale trovare quella coltre di foschia (in gergo … caiiigo) invece nulla, tutto limpido è perfetto .....



Saliamo in gondola e ci lasciamo trastullare dall’acqua del Canal Grande in direzione Rialto.

Sembra che questa sera abbiano fermato il traffico dei natanti in onore del nostro passaggio, infatti ci stupiamo di quanta tranquillità e piacevole silenzio ci accompagni; vedere Venezia dal Canale, anzi dalla gondola è vederla in un’altra dimensione.
 Le luci accese all’interno di questi preziosissimi palazzi che lasciano intravedere gli antichi interni. Una situazione bellissima.

A Rialto proseguiamo verso l’Erbaria, vicino alla zona del mercato del pesce, entriamo in una vecchio e tipico Bacaro per farci l’aperitivo, naturalmente  Prosecco e Spriz.
La serata continua poi in un ristorantino a San Stae dove ciacolando e pasteggiamo con le specialità della cucina veneziana.

Si torna verso Piazzale Roma ascoltando i nostri passi risuonare tra ponti, calli e campielli, siamo a conclusione di questa bellissima serata, ma con qualcosa in più …….. 
























le immagini non sono perfette, per la maggior parte fatte senza flash



martedì 10 dicembre 2013

Open di Andre Agassi




Già da qualche tempo pensavo di leggere il libro di questo famosissimo asso del tennis, un personaggio che già dai suoi esordi ha fatto molto discutere di sé, per il suo gioco e per il personaggio dipinto dalla stampa un po’ fuori dalle righe, ma che a me è sempre piaciuto molto nel suo insieme.

La decisione di comprare il libro e di farlo passare avanti agli altri in coda per la lettura è stata l’intervista da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, a dire il vero l’intervista era già iniziata da un po’, quindi poco ho capito, ma è bastato per incuriosirmi.

Quasi 500 pagine in cui descrive la sua crescita nel tennis e nella vita, i sacrifici, le sofferenze, le contraddizioni, le falsità, i rapporti con le persone, l’onestà e la generosità sino a diventare l’uomo che è oggi.

Ho terminato di leggere il libro e solo qualche minuto fa sono andata a riprendermi in internet l’intervista completa di questo uomo pazzo e speciale, non l’avevo volutamente vista/ascoltata prima per non avere interferenze nella lettura e nel giudizio. Ho fatto bene, Andre si è fatto scoprire pagina dopo pagina in tutto il suo scompigliato ma lungimirante modo di essere e mi è piaciuto molto!

E’ un libro che trasmette valori sani, tenacia, caparbietà nella ricerca della propria strada.
E’ un libro che  consiglio anche ai miei figli.

Grazie Andre!  <3






...... Gioco a tennis per vivere, anche se odio il tennis, lo odio di una passione oscura e segreta, l’ho sempre odiato. Quando quest’ultimo tassello della mia identità va al suo posto, scivolo sulle ginocchia e in un sussurro dico: Fa’ che finisca presto.
E poi: Non sono pronto a smettere.
Ora, dalla stanza accanto, sento Stefanie e i bambini. Stanno facendo colazione, parlano e ridono. Il desiderio travolgente di vederli e toccarli, oltre a una gran voglia di caffeina, mi dà l’ispirazione che mi serve per alzarmi, per mettermi dritto.
L’odio mi mette in ginocchio, l’amore mi fa alzare in piedi.......



La presentazione e le recensioni di "Open. La mia storia", opera di Andre Agassi edita da Einaudi. Se colpisci 2500 palle al giorno, cioè 17500 la settimana, cioè un milione di palle l'anno, non potrai che diventare il numero uno. Questo è quello che il padre-padrone di Agassi ripeteva ad Andre bambino, costringendolo ad allenamenti disumani nel cortile di casa, contro una sorta di macchinario sputapalle di sua invenzione. Un padre dispotico e ossessivo che con i suoi metodi brutali diede l'avvio a una delle carriere sportive piú sfolgoranti e anche controverse di tutti i tempi. Perché Andre Agassi con i suoi capelli ossigenati, l'orecchino e le tenute sportive piú da musicista punk che da tennista, ha sconvolto l'austero mondo del tennis. Dei suoi 21 anni di carriera e di alcuni dei piú incredibili match giocati, dei rivali di varie generazioni, da Jimmy Connors a Pete Sampras a Roger Federer, dei suoi matrimoni da rotocalco e di molto altro, Andre Agassi racconta in questo libro. Mettendo in luce, con sorprendente franchezza e onestà, un lato umano del tutto inedito.

Andre Agassi ha giocato a tennis come professionista dal 1986 al 2006 ed è stato a lungo numero uno del tennis mondiale. Ha vinto otto tornei del grande Slam ed è l'unico tennista al mondo ad aver vinto un Golden Slam, cioè i quattro tornei del Grande Slam piú l'oro olimpico. Attualmente vive a Las Vegas con la moglie, Stefanie Graf, e due bambini. Nel 2011 Einaudi ha pubblicato il memoir Open. (da Leonardo.it)

il link per rivedere l'intervista:

http://www.youtube.com/watch?v=FyWjcYZx0ZU


.......... comunicazione di servizio per Andre,  sono anch'io una cultrice di "Viaggio in Inghilterra"