Arriva
l'invito per la partecipazione a questo evento annuale, cinque giorni a Dubai,
roccaforte per miliardari, soggiorno nell'esclusivissimo Atlantis situato sulla
punta più estrema dell'isola a forma di palma (naturalmente artificiale
costruita in modo che possa essere vista dallo spazio); nella più assoluta
titubanza inizio le ricerche in internet per capire dove sarei potuta andare e
cosa mi sarei persa se avessi deciso di non andarci.
Beh
le ricerche mi incuriosiscono ed allettano molto, ma se da una parte mi attira
molto la visita in questa parte del mondo che non visiterei se non accogliendo
questa occasione, dall'altra la totale mancanza di "naturalezza" di
questo luogo dove tutto è esageratamente più lungo, più grande, più, più, più,
del mondo e dove la mano dell'uomo (e per l'amor del cielo, anche il grande
ingegno) ha completamente stravolto tutto, ecco questa è l'unica cosa
che mi fa tentennare sulla decisione.
In
realtà, non ho molta scelta, l'evento organizzato dall'azienda per la quale,
mio marito ed io lavoriamo, non e' per tutti, pertanto inopportuno e maleducato
rifiutare. Mi registro per la partenza, ma ecco che ....... sul mio passaporto
appare il passaggio in Israele, potrebbero non farmi entrare nel paese, quindi
le mie ricerche tra i vari forum per capire se effettivamente potrebbe esistere
questa possibilità, l'Organizzazione si interessa attraverso il Consolato e
teoricamente dovrei passare, tutto dipende da quanto zelante possa essere il Funzionario
in aeroporto a Dubai, potrei avere maggiori controlli, tutto
sarebbe più semplice se rifacessi il passaporto, cosa che non voglio fare in
quanto non intendo assolutamente rinnegare o nascondere il mio ingresso in
Israele ed il mio cuore Israelita. Iniziano allora i preparativi, in
questi soggiorni solitamente organizzano mille eventi, quindi bisogna portarsi
appresso un guardaroba adeguato e vario e la mia creatività da spazio alla
scelta dei tessuti ed alla confezione di abiti per varie situazioni.
Arriva
il giorno della partenza, ho una prima sorpresa imbarcandomi sul volo
Fiumicino-Dubai, il mio posto e' in prima classe, waaaw e' la prima volta e il
mio posto a sedere mi sembra un monolocale volante, penso che forse è per
abituarmi allo sfarzo (?!)
Controlli
ok senza problemi.
Arrivati,
è buio e appena usciti dall'aeroporto sono assalita da una calura dove la
percentuale di umidità é altissima ed il puzzo di ossido di carbonio rende
l'aria irrespirabile; durante il trasferimento all'hotel, dai finestrini del
pullman posso vedere questi mega palazzi e grattacieli stranissimi, grovigli di
strade e sopraelevate, luci e cartelloni pubblicitari inneggianti al consumismo
più sfrenato, imbocchiamo la strada che percorre tutto il tronco della palma
(isola artificiale) costeggiata da palazzi tutti uguali e lussuosissimi, dietro
questi, sui territori rappresentati dai rami della palma, ville singole, più o
meno grandi con o senza piscina e tutte con spiaggia privata, le luci
sono quelle delle illuminazioni esterne, quelle della strada, non vedo finestre
illuminate, sembra tutto disabitato, in seguito poi ne capisco il perché,
l'ultimo tratto e' un tunnel che scende sotto la laguna per poi riemergere con
la vista di fronte del mega Hotel Atlantis di Dubai,
![]() |
immagine presa da internet |
.......... è imponente, monumentale è anche bello ma che colpisce è la dimensione, basti pensare che in cima all'arco c'è una suite "the bridge" di ben 950 mq, ...... ma chi ci va in una camera così esageratamente grande, forse persone che non amano un po' di intimità? Sono frastornata e sorpresa, le sale sono una più sfarzosa dell'altra, anche di buon gusto naturalmente e nel frattempo la temperatura e' scesa drasticamente per l'uso improprio che ne fanno dell'aria condizionata.
La
mia camera e' molto bella, accogliente nell'arredamento ma ghiacciata nella
temperatura, si affaccia sull'oceano, ma dal mio balcone vedo passare
continuamente auto (non utilitarie) che sfrecciano sulla costa del mare, sento
nella notte il cinguettio degli uccelli e mi chiedo se siano veri.
La
prima cena, un buffet ne "Lost Chambers"
scenario
stupefacente, non trovo aggettivo adatto a descrivere ciò che i miei occhi
vedono, naturalmente in questo posto esiste l'acquario più grande del mondo (ne
abbiamo dubbi?) con una specie infinita di pesci, penso che il viaggio meriti
anche solo questa visione, l'affollamento di persone non permette di goderne al
massimo, ne l'approvvigionarsi del cibo, ma soffermandomi tra le meduse, mi
sazio di sushi.
I clienti dell'albergo sono per lo più russi, ma anche orientali, l'Hotel e' talmente grande che non mi da la percezione che ci sia molta gente eppure pare che attualmente sia il fiore all'occhiello di Dubai.
Ogni
giorno perlustro una parte ancora inesplorata di questo lussuosissimo labirinto di
corridoi, di dipinti, affreschi, marmi e scopro che Murano è arrivato fin qui
(o lo hanno copiato?!) una monumentale fontana alla reception ed un
grandissimo lampadario nella sala del nostro desk
questa è la fontana all'ingresso |
Il
personale é per la maggior parte orientale, è gentile e disponibile, ma la
professionalità è un'altra cosa.
La
mattina del secondo giorno andiamo in tour per la città, un po' noioso, ma per
il fatto di essere su un pullman e di fare solo una fermata, quindi si guarda e
fotografa dai finestrini, la guida, un giovane austriaco che parla
italiano con un accento da "struntruppen" ci racconta la storia di
Dubai, con mia sorpresa apprendo che l'Emirato di cui fa parte questa
giovanissima città non vive più da tempo di petrolio, l'hanno finito, ora
vivono esclusivamente di turismo, riguardo a ciò ho fatto una considerazione
che esporrò più avanti.
Palazzi
mozzafiato, modernissimi, la città è in forte espansione ha moltissimi cantieri
aperti perché nel giro di pochissimi anni dovranno erigere altri 100 tra
palazzi e centri commerciali. La maggior parte di queste costruzioni
esistenti sono adibiti ad uffici, attività commerciali ma anche
abitazioni così che ogni palazzo possa offrire a chi lo abita ogni tipo di
servizio al suo interno. Vi sono strutture di ogni foggia ma anche intere
riproduzioni di strutture esistenti in altre parti del mondo. Facciamo una
sosta davanti al famoso hotel Bury Arab a forma di vela,
bello e molto esclusivo, ma la nostra guida dice che è ormai vecchio, forse non ha ancora dieci anni! Sono stupita nel vedere che in spiaggia le ragazze e signore sono in bikini, pensavo di trovare donne castamente coperte.
Ed
ecco perché tante luci spente alle finestre delle case sulla Palma, è una città
per turisti, quindi sono residenze per persone che ci vengono a passare le
vacanze, ed ecco perché in spiaggia tante nudità, sono tutti stranieri,
naturalmente non sono gli stessi che vanno a Rimini o Sottomarina, ma
Rock Star, politici, industriali.
Alla fine del secolo scorso (come fa strano dire così) sì, attorno al
1998-99 l'idea di costruire qualcosa di strabiliante (di più al mondo) il
progetto delle isole a forma di palme e' piaciuto, i finanziatori ci hanno
creduto subito in questa grandissima impresa, al punto che sulla carta hanno
venduto tutto in tre giorni. Hanno chiamato dall'Europa i più qualificati
costruttori di ogni settore e dato il via ai cantieri, dare terra là dove c'era
il mare, al momento stanno terminando altre due palme ed un
"atollo" forse il nome e' improprio, comunque un nucleo di isole a
formare un mondo ed ogni stato avrà le abitazioni nello stile dello stato
stesso. A fine del 2008 è stato inaugurato l'Atlantis e quasi terminata questa prima
palma di nome Jumeirah
Ieri
sera ho cenato allo SKY Bubble, ippodromo, ma non solo, cinema e chissa'
cos'altro, comunque neanche a dirlo, l'edificio eè il più lungo del mondo,
struttura stramoderna, ho preso l'aperitivo sulla terrazza con lo sguardo sullo
skyline di Dubai, impressionante, cena all'interno, e breve show di Brumotti e
la sua bicicletta.
Naturalmente c 'e' un filo conduttore in tutto questo, la scelta di questa città da parte dell'Azienda che ci ha invitato, l'Atlantis, la Palma Jumeirah, l'ingegno, la caparbietà e creatività dell'uomo solo in questo modo tutto ciò esiste.
Anche la presenza di Brumotti ha un senso, solo
qualche settimana fa, ha superato il Guinness dei primati scalando con la
sua bicicletta il palazzo più alto del mondo, il Burj Khalifa alto 169 piani,
senza mai appoggiare i piedi a terra, in un tempo di 2,20' e questo
successo raggiunto con caparbietà, grinta e voglia di mettersi in gioco,
messaggio che l'Azienda da ai propri Dealers
Stamattina
ho deciso di non andare in escursione, come organizzato, ad un parco
divertimenti ad Abu Dhabi, ho riposato un po' e poi ho vagato tra i corridori e le
sale dell'hotel, ci sono negozi eleganti e raffinati, ma non per le mie tasche,
mi concedo una lustratina d'occhi da Tiffany, ne esco abbagliata pur non
essendo una grande amante di quei "gingilli"
Mi rendo conto di quanto tutto costi tantissimo, mi aggiro
nel parco e sulla spiaggia che pur essendo dell'hotel devo pagarne l’ingresso
…..
Decido di andare al Dolphin Bay,
http://www.atlantisthepalm.com/marineandwaterpark/dolphinbay.aspx
un breve incontro in acqua
con un delfino, bello, breve, costoso!
Pomeriggio di relax e scrivo questo diario, ma tra poco, mi
dovrò preparare, cena all'hotel Armani nel palazzo ....... più alto del mondo ........ il Burj
Khalifa.
Con
grande sorpresa la cena non si svolge in uno spazio interno, ma in una piazza
circondata da svettanti grattacieli illuminati e fontane danzanti, marmi neri,
lucidi che riflettono lo spettacolo che ho davanti e la musica di sottofondo è piacevole. Amo la natura, sono una
persona che si commuove davanti ad un paesaggio mozzafiato, al rumore del mare,
al silenzio assoluto dell'alta montagna, ma garantisco questo che ho davanti e'
qualcosa di molto bello. Le tavole ben apparecchiare, minimal su tovaglie nere,
piatti bianchi, in perfetto stile Armani che non delude mai e qui è più che mai
visibile, unico richiamo di questa latitudine la lampada che morbidamente
illumina la tavola. Trovo che l'atmosfera sia quasi magica a dispetto e
nonostante molte persone presenti.
Come
al solito è un buffet, dislocati nella piazza si trovano i tavoli con le
pietanze fredde, in un lato del palazzo, come se avessero alzato una
saracinesca la cucina dell'hotel Armani (quella esterna) in acciaio satinato
con cuochi nelle loro divise candide come i loro cappelloni, mentre i camerieri
totalmente in nero. Da tutto ciò traspare l'inconfondibile eleganza sofisticata
dello stilista.
La
cena finisce, ultime foto ad immortalare questo splendido palazzo, qualche luce
lampeggia facendo del tutto sembrare questa costruzione un raffinato gioiello,
la mia serata termina in camera per preparare la valigia, domani si parte, in
realtà il volo e alle 14,00 ma si sa, si sta in ballo tutto il giorno.
Sono
nella hall dell'hotel in attesa del bus che ci porta all'aeroporto, pensieri
che fanno un bilancio di questo soggiorno, …… ma in realtà non lascio molto, di
sicuro non tornerò se non per ragioni di lavoro.
Ho
visto anche delle belle cose,trovo questa città un paradiso per architetti e ingegneri, ma nell’insieme trovo questa città una farsa !